mercoledì 5 novembre 2014

Il Pony-Goblin (Andrew Lang)- Traduzione Mia

"Non lasciate il focolare, stanotte - disse la vecchia Peggy ai suoi nipoti - Il vento soffia con tanta violenza da far tremare la casa, ed è Halloween: le streghe sono dovunque, e i goblins [folletti], loro servitori, vagano assumendo le più svariate forme per arrecare sciagura ai figli degli Uomini."
"Perché dovrei restare? - chiese il più grande tra i giovani - Voglio andare a vedere cosa fa la figlia del vecchio Jacob, il cordaio. Non chiuderebbe i suoi occhi blu per tutta la notte se non mi recassi a casa di suo padre prima che la luna sia tramontata!"
"Io devo andare a pesca di aragoste e granchi! - esclamò il secondogenito - e nessuna strega o goblin potrà impedirmelo!"


Ferronière Erlé


Così, disprezzando il saggio consiglio della vecchia Peggy, uscirono per curare affari o inseguire i proprii piaceri. Solo il più giovane esitò un istante quando la vecchia Peggy gli disse: "Rimani, piccolo Richard, e ti racconterò storie meravigliose!"
Ma lui voleva raccogliere un po' di timo selvatico e di more al chiaro di luna e corse fuori, dietro agli altri. Appena lasciata la casa della vecchia Peggy, i giovani esclamarono: "La vecchia parla di vento e tempesta, ma non si è mai visto un tempo più sereno o un cielo più terso! Osservate la luna: con quanta maestà si fa largo tra le nuvole trasparenti!"
Improvvisamente, si accorsero che, accanto a loro, c'era un piccolo pony nero.
"Oh, dev'essere il pony del vecchio Valentine - dissero - Sarà scappato e adesso cerca di arrivare all'abbeveratoio".
"Caro, piccolo pony! - disse il maggiore. dandogli una pacca affettuosa -  Non dovrai girare a lungo: ti accompagnerò io stesso all'abbeveratoio".
Ciò detto, gli montò in groppa, subito seguito dal secondo fratello, poi, dal terzo, e, infine, anche dal piccolo Richard, che non amava essere lasciato indietro.
Per strada, incontrarono alcuni amici e li invitarono a montare in groppa al pony, il che essi fecero, senza che la piccola creatura mostrasse il minimo disagio per il peso eccessivo: anzi, continuò a trottare allegramente.
Più il piccolo pony allungava il passo, più i ragazzi si divertivano e gli affondavano i talloni nei fianchi, gridando:" Galoppa, cavallino, ché non sei mai stato montato da cavalieri più abili!"
Nel frattempo, si era alzato il vento e il mare rumoreggiava, ma, per nulla allarmato dal rombo delle onde, il pony cambiò strada, e, lasciata la via per l'abbeveratoio, si diresse lietamente verso la spiaggia.


Ferronière Erlé


Il piccolo Richard incominciò a rimpiangere il timo e le more, e il fratello maggiore afferrò la criniera del pony e tentò di fargli cambiare strada, poiché gli erano tornati in mente gli occhi blu della figlia del vecchio Jacob, il cordaio. Ma invano strattonò e spinse: il pony galoppò diritto fino al mare e, non appena le onde gli lambirono gli zoccoli, nitrì di piacere e caracollò gioiosamente tra le grandi onde spumeggianti.
Quando le acque giunsero a coprire loro le gambe, i ragazzi rimpiansero il proprio comportamento sconsiderato e gridarono:" Il maledetto pony nero è stregato! Se solo avessimo ascoltato il consiglio della vecchia Peggy, adesso non saremmo perduti!"
Man mano che il pony avanzava tra le onde, i marosi si facevano più alti e minacciosi, finché coprirono le teste dei giovani, ed essi annegarono tutti.
Il giorno dopo, la vecchia Peggy uscì di casa perché era inquieta circa il destino dei suoi giovani nipoti: li cercò in lungo e in largo, ma non riuscì a trovarli da nessuna parte. Allora, chiese loro notizie ai vicini, ma nessuno seppe dirle nulla, tranne che il maggiore non si era visto a casa del vecchio Jacob e di sua figlia dagli occhi blu.
Mentre la vecchia Peggy se ne tornava a casa, piegata dal dolore, vide un piccolo pony nero venirle incontro con grandi balzi e rizzandosi sulle zampe posteriori. Quando le fu accanto, lanciò un alto nitrito, e la oltrepassò così velocemente che, in un istante, non lo vide più.

"The Grey Fairy Book", A. Lang

Traduzione: Mab's Copyright


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