giovedì 23 febbraio 2017

Il Fidanzato Brigante, Grimm n.40, Traduzione Mia

'era una volta un mugnaio che aveva una figlia. Era bellissima, e, quando crebbe e fu in età da marito, il mugnaio si preoccupò che avesse una buona dote, e pensava:
"Se un galantuomo dovesse trovarla di suo gusto e me la chiedesse in moglie, gliela darei volentieri".
Ben presto, si presentò un pretendente: sembrava un uomo perbene, sembrava ricco, e il mugnaio, che non era venuto a sapere nulla di male sul suo conto, gli promise sua figlia in sposa. Ma la fanciulla non lo amava come una fidanzata dovrebbe amare un fidanzato, non riusciva a fidarsi di lui, e, ogni volta che lo guardava o che le capitava di pensare a lui, le si gelava il cuore.
Un giorno, egli le disse:
"Sei la mia fidanzata, sarai presto mia moglie, eppure non sei mai venuta a trovarmi".
La fanciulla rispose:
"Ignoro dove sia la vostra casa"
"La mia casa si trova nel folto del bosco"
Allora, la fanciulla, a mo' di scusa, disse:
"Non riuscirò mai a trovare la strada".
Ma l'uomo rispose:
"Domenica prossima devi venire da me: ho già invitato una brigata di amici, e cospargerò di cenere il sentiero nel bosco perché tu possa trovare la strada".
La domenica seguente, la fanciulla stava per incamminarsi quando fu oppressa da un'angoscia di cui ignorava il motivo, e, senza sapere il perché, si riempi le tasche di piselli e di lenticchie. Giunta al confine del bosco, si avvide che il sentiero era cosparso di cenere: lo seguì, ma, ad ogni passo, gettava a destra e a sinistra della via un po' di piselli e di lenticchie. Camminò e camminò quasi tutto il giorno finché raggiunse il folto del bosco, dove le tenebre erano più fitte. Là c'era la casa del fidanzato, e le parve oscura e inospitale.
Entrò: non c'era nessuno e vi regnava il più cupo silenzio. 
All'improvviso, una voce gridò:

"Fuggi, fuggi, bella sposa!
In questa casa non devi restare,
Ché qui cose terribili accadono!"



A. Rackham





La fanciulla si guardò intorno e si accorse che a gridare era stato un uccello rinchiuso in una gabbia appesa al muro.
E, di nuovo, l'uccello gridò:

"Fuggi, fuggi, bella sposa!
In questa casa non devi restare,
Ché qui cose terribili accadono!"

La bella sposa, allora, andò da una stanza all'altra, e visitò la casa da cima a fondo, senza incontrare anima viva. Infine, scese in cantina: là se ne stava una vecchia decrepita con il capo tutto tremolante.
"Potete dirmi se il mio fidanzato abita qui?", domandò la fanciulla.
"Ahimé, povera bambina - rispose la vecchia - in che guaio ti sei cacciata? Questa è una casa di assassini. Credi di essere fidanzata, che sarai presto sposa, invece, andrai a nozze con la morte. Vedi, ho dovuto mettere sul fuoco un grande calderone pieno d'acqua. Non appena ti avranno nelle loro mani, ti faranno a pezzi senza alcuna pietà, poi ti lesseranno e ti mangeranno, perché si nutrono di carne umana. Se non avessi pietà di te e non ti mettessi in salvo, saresti perduta!"
Poi, la vecchia la nascose dietro una grossa botte e disse:
"Sta' zitta e immobile come un topolino o sei spacciata! Fuggiremo stanotte, quando i briganti dormiranno. Era da un pezzo che aspettavo l'occasione buona".


A. Rackham



La vecchia aveva appena finito di pronunciare queste parole che i briganti ritornarono a casa: erano ubriachi e si trascinavano dietro una bella fanciulla, e non si curavano affatto delle sue grida, dei suoi pianti e delle sue suppliche.
La costrinsero a bere tre bicchieri di vino, uno colmo di vino bianco, uno di vino rosso, e, uno di vino giallo, e il cuore le crepò.
Poi, la spogliarono delle sue ricche vesti, la distesero sul tavolo, fecero a pezzi il bel corpo e lo cosparsero di sale. Nascosta dietro la botte, la sposa tremava tutta vedendo il destino che i briganti intendevano riservarle.
Uno degli assassini aveva notato che la fanciulla che avevano appena ucciso portava un bell'anellino d'oro al dito, e, cercò di sfilarlo, ma non ci riusciva, allora, prese un'ascia e le mozzò il dito, che, però, schizzò per aria e ricadde dietro alla botte, proprio in grembo alla sposa.
Il brigante prese una lanterna e si mise a cercarlo, ma non gli riusciva di trovarlo. Allora, un altro assassino disse:
"Hai cercato dietro la botte grande?"
Ma, subito, la vecchia gridò:
"Venite a mangiare, lo cercheremo domani: il dito non scappa mica!"
I briganti dissero che la vecchia aveva ragione, smisero di cercare e si sedettero a mangiare e a bere. Ma la vecchia aveva drogato il vino, e, ben presto, gli assassini crollarono profondamente addormentati sul pavimento della cantina, e lì rimasero, russando sonoramente.
Udendoli ronfare, la sposa uscì da dietro la botte, ma dovette scavalcare, l'uno dopo l'altro, i briganti che giacevano per terra addormentati, e aveva il terrore di svegliarne qualcuno. Ma, grazie a Dio, riuscì a passare, salì di sopra con la vecchia, e fuggirono insieme dalla casa degli assassini.
Il vento aveva soffiato via la cenere, ma piselli e lenticchie erano attecchiti e avevano buttato i germogli, e al chiarore della luna mostrarono loro la via. Camminarono per tutta la notte e giunsero al mulino solo il mattino dopo.
La fanciulla raccontò al padre tutto ciò che aveva visto e udito.
Il giorno delle nozze, arrivò lo sposo, e arrivarono anche tutti i parenti, i conoscenti e i vicini invitati dal mugnaio. Una volta a tavola, ciascuno fu invitato a raccontare una storia. Solo la promessa sposa se ne stava in silenzio. Allora il fidanzato le disse: "E tu, non hai niente da raccontare, Amor mio? Racconta una storia anche tu".
Ella rispose:
"Racconterò un sogno. Me ne andavo per un bosco oscuro e giunsi ad una casa solitaria. All'interno, non c'era anima viva, soltanto un uccello, in una gabbia, che mi gridò per due volte: "Fuggi, fuggi, bella sposa! In questa casa non devi restare, Ché qui cose terribili accadono!" - Amor mio, non è che un sogno - Attraversai tutte le stanze, ma erano vuote e inospitali. Infine, scesi in cantina, e là c'era una vecchia decrepita, con la testa tremolante. "Abita qui il mio sposo?" le domandai. Ma lei rispose: "Ahimé, povera bambina, sei finita in casa di un assassino che ti ammazzerà, ti farà a pezzi, ti lesserà e ti mangerà!" - Amor mio, non è che un sogno - Ma la vecchia ebbe pietà di me e mi nascose dietro una grande botte, e rincasarono i briganti trascinandosi appresso una bella fanciulla. La costrinsero a bere tre qualità di vino: bianco, rosso e giallo; e il cuore le crepò in petto. - Amor mio, non è che un sogno - Poi le strapparono le ricche vesti, la distesero sulla tavola, fecero in mille pezzi il suo bel corpo, e lo cosparsero di sale. - Amor mio, non è che un sogno - Uno degli assassini notò un anellino d'oro che ella portava al dito, e, poiché  non gli riusciva di sfilarlo, prese una scure e le tagliò il dito, che schizzò per aria, e cadde dietro la grande botte, proprio nel mio grembo. Eccolo qui!"





Così dicendo, lo tirò fuori e lo mostrò ai presenti.
Il brigante, che, mentre la sposa raccontava, s'era fatto bianco come un panno lavato, vedendo il dito, balzò in piedi e tentò di fuggire, ma gli ospiti lo afferrarono e lo consegnarono al tribunale, e fu condannato e giustiziato con la sua banda per le atrocità commesse.


"Turn back, turn back, thou pretty bride,
Within this house thou must not bide,
For here do evil things betide."


Grimm n.40, "Der Räuberbräutigam"
Classificazione Aa Th 955 [The Robber Bridegroom]
Traduzione: Mab's Copyright

Il testo in lingua originale è nella pagina Brüder Grimm.



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